domenica 20 settembre 2009

I tentacoli dell'Opera sul PD

Tutti noi diciamo che una come Paola Binetti sta per caso nel PD e che soprattutto centri poco con i nostri valori. Una parlamentare alla quale nessuno ha mai insegnato i valori della laicità o che non li ha mai capiti o voluti imparare, una numeraria ( membro che vive nelle proprietà dell'opera e devolve a questa i suoi introiti, oltre a fare voto di castità e altre cose simili) dell'Opus Dei. Poi però, l'altro giorno un mio amico mi fa notare come per la messa del trentennale della morte del fondatore del Opus Dei Josemaria Escrivà abbia partecipato il "tesserato semplice" Massimo D'Alema, indicandomi la facile conclusione: la Binetti è lì a testimoniare come i nostri dirigenti ascoltino la voce che viene dall'Opus Dei, a mostrare a quel mondo la sintonia che c'è. Poi oggi scopro che il candidato alla segreteria regionale in Sicilia della mozione Franceschini è un numerario dell'Opus Dei, tal Giuseppe Lupo. Qualcuno dirà: vabbé che c'è di male ad essere dell'Opus Dei? A parte che anche parte del mondo cattolico consideri questo ordine come una setta, vista la segretezza che li circonda, il modo con cui agiscono gli aderenti, l'enorme autonomia dal magistero pontificio. Per non parlare dell'enorme influenza economica che esercitano in tutto il mondo. Ma la cosa più interessante è il fatto che appoggiavano dei regimi fascisti, ne sono una prova i ministri franchisti dell'Opus Dei, che scatenarono lamentele da parte dei falangisti spagnoli per il troppo peso che avevano nel governo della dittatura. La cosa curiosa però è osservare come la cosa sia trasversale alle due mozioni di Bersani e Franceschini, che sembrano essere all'inseguimento dei poteri forti e, diciamolo pure, anche opachi e molto, ma molto lontani dai nostri valori, come del resto appare trasversale il desiderio di allearsi con altre cancrene del Bel paese come la mafia, vista la gara a cercare l'alleanza con l'UDC di Cuffaro, per non parlare di alcuni nostri dirigenti poco "limpidi" ( siamo sempre qui a ripetere le stesse cose, ma se fanno le orecchie da mercante bisogna continuare a parlarne...).
Ora, non vorremo cani e porci che decidono il nostro candidato, ma sarebbe bene non volere nemmeno mafiosi e fascisti io penso.

1 commento:

  1. che poi i mafiosi ce li abbiamo già...basta guardare quel che accade in calabria...

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