giovedì 27 giugno 2013

Il PD di Santarcangelo si oppone all'ordinanza di sgombero per il gruppo Mutoid Waste Company



Il gruppo Mutoid Waste Company, arrivò a Santarcangelo a metà degli anni ’90 per partecipare ad un’edizione del festival dei Teatri e, da allora, Santarcangelo è divenuta la loro casa.
La loro arte, il loro stile di vita, loro stessi, sono divenuti per i santarcangiolesi familiari e dopo 20 anni le collaborazioni col Comune e con le  scuole del territorio si sono moltiplicate, allo stesso modo i legami tra le persone; vent’anni significano che c’è oramai una seconda generazione di bambini che sono a tutti gli effetti santarcangiolesi.

Il campo è un luogo unico, allo stesso modo fuori e dentro le regole, che ci consente di vedere altri orizzonti, di scoprire nuove cose ed è bellissimo che un luogo così possa essere considerato una parte di una piccola città quale è Santarcangelo e che i santarcangiolesi lo vivano di fatto come una parte della città.

In questi molti anni di pacifica e proficua convivenza si è inserita purtroppo una voce singola che è contraria alla loro permanenza, una voce che rischia oggi di mandare a monte e di distruggere questo patrimonio.
Abbiamo detto che il campo è un “caso unico” e come tale va trattato, perciò ogni formula burocratica che cerchi di individuarne i confini sta stretta: non è un campeggio (eppure le persone vivono dentro caravan  o costruzioni temporanee che somigliano più ad opere d’arte che a case ), non è un campo nomadi (eppure le persone che vi risiedono non sono sempre le stesse e magari non stanno tutto l’anno) non è certo un quartierino di case a schiera; insomma, il Comune di Santarcangelo in questi anni si è mosso, per tutelare questo patrimonio, nelle sedi opportune e a cercato di risolvere il problema per trovare una soluzione teoricamente  non facile e che coinvolge diversi enti, per tenere a Santarcangelo il Campo Mutoid come un Luogo dell’Arte. Siamo a conoscenza inoltre che c’è un gruppo tecnico che sta lavorando su questo caso e li ringraziamo per il lavoro prezioso che hanno fatto in questi mesi e che auspichiamo possano continuare a portare avanti, quindi anche per questo crediamo che unirci in questa “battaglia” possa essere utile.

Oggi, per colpa delle denunce (ripetiamo: di una sola persona che in 20 anni si è opposta ad ogni soluzione) ci troviamo di fronte ad una istanza di sgombero che potrebbe spazzare via non solo l’arte ma delle persone che fisicamente vivono e lavorano, dei bambini che  vanno a scuola a Santarcangelo, e tutto questo è molto triste.

Sappiamo che in Italia spesso si trova un cavillo, soprattutto per cause ben meno nobili; siamo perciò fiduciosi che una via d’uscita possa trovarsi anche per un luogo speciale come il Campo Mutoid.
Chiediamo perciò un atto di solidarietà per dimostrare che Santarcangelo è un’altra cosa. 


Lanciamo una raccolta firme a sostegno del gruppo Mutoid Waste Company affinché possano continuare a vivere nel nostro territorio; lo vorremmo fare anche attraverso un’azione collettiva della cittadinanza tutta e di conseguenza con l’aiuto di chiunque crede che questo sia un obiettivo giusto da perseguire. Attraverso banchetti o singole azioni di raccolta delle firme gireremo la città a sostegno dei Mutoid aprendoci ad altre possibili iniziative. Sarà poi organizzato un evento pubblico di solidarietà per questo pezzo di Santarcangelo che ci teniamo venga preservato.



Alice Parma - Partito Democratico Santarcangelo

mercoledì 19 giugno 2013

Radici In Movimento - secondo incontro




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lunedì 10 giugno 2013

Cin-cin, brindiamo alla faccia della città

Aldilà di quelle che sono le mere questioni di "bandiera" politica, l'immagine della destra santarcangiolese è oggi quella, comparsa anche su qualche quotidiano, di un gruppo di persone che, di fronte alla mancata approvazione del bilancio, si fa ritrarre mentre brinda.

Viene da chiedersi a cosa brindassero.
Ai costi che questo ha per la città?
Al rischio-cancellazione dei Centri Estivi per i bambini di elementari e materne?
Al rinvio dell'appalto sul servizio di trasporto scolastico?
All'attivazione (come minimo) in ritardo del servizio per le iscrizioni alle materne?
Ai 550 tra anziani e famiglie meno abbienti che vedono a rischio il loro esonero o la loro riduzione di pagamento per quel che riguarda la tassa rifiuti?
All convenzione in sospeso con il Centro Sociale Anziani per la gestione degli orti sociali urbani, per il parcheggio Francolini e il bar, oltre al contributo per le spese d’affitto per la nuova sede?
Alla possibilità che, in caso di commissariamento, non vengano approvati i fondi per il Festival Internazionale del Teatro in Piazza, per Malafesta,  per il coordinamento internazione Città Slow e per l'attività del Supercinema?

Foto: La Voce

mercoledì 29 maggio 2013

Ripartire dalla politica reale: le amministrative del 26 e 27 Maggio

Le elezioni amministrative svoltesi tra domenica e lunedì hanno rispettato, dal punto di vista dell'affluenza, il trend negativo in atto da diversi anni. Parlare di calo ancor più netto significa non tener conto del fatto che nel 2008 le amministrative erano accorpate alle nazionali, ma questo non limita la gravità della cosa.
La disaffezione dei cittadini nei confronti della politica, anche a livello locale, è una delle grandi sfide che i partiti e il centrosinistra in particolare devono affrontare, perché la partecipazione popolare è il fondamento che legittima la gestione della cosa pubblica.

Altro dato innegabile è il buon risultato - sempre al netto del calo dell'affluenza, lo rimarchiamo - del centrosinistra, avanti, in vista del ballottaggio, in tutte le città più importanti. Segno che il Partito Democratico, da tanti dato prematuramente per "morto", è invece vivo nella fiducia di tanti cittadini che, aldilà delle evidenti contraddizioni e delle spaccature a livello nazionale, riconoscono al PD la capacità di produrre una classe di amministratori locali affidabili e preparati. Ovviamente si tratta di una fiducia condizionata, e va quindi meritata ogni giorno con l'impegno e la serietà.

Il terzo importante dato è il crollo del Movimento 5 Stelle che, dopo il grandissimo risultato delle politiche, non riesce a portare alcun suo candidato al ballottaggio.

Ciò nasce, secondo me, da diversi fattori, primo tra tutti l'immobilità dei grillini in Parlamento.
Il M5S stelle aveva promesso di "aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno"; invece, dopo aver rifiutato qualsiasi forma di alleanza con il centrosinistra, sprecando così l'occasione di portare al centro della discussione le proprie battaglie e lasciando "inutilizzati" i propri milioni di voti, è ora impantanata tra i litigi sulle diarie, la repressione del dissenso interno, le difficoltà nel presentare Disegni di Leggi e la mancanza di quello che sarebbe dovuto essere uno dei valori fondanti del Movimento, cioè la trasparenza.
Il parallelo tra elezioni politiche e amministrative è inoltre azzardato, in quanto, nonostante i 5 Stelle amino raccontarsi come un movimento "dal basso", sono indissolubilmente legati alla figura di un leader carismatico (il quale, alla faccia delle "democrazia liquida" e delle ormai fantomatiche piattaforme, comanda su tutto). Se a livello nazionale si ha quindi la sensazione di votare per il leader, a livello locale questo meccanismo si smarrisce o, quantomeno, si affievolisce.
Probabilmente al risultato negativo ha concorso anche la gestione di quella che Grillo aveva definito la Stalingrado - parallelo secondo me orribile, in quanto ad assediare Stalingrado furono i nazisti - del Movimento, ovvero Parma, dove la promessa su cui si era basata una intera campagna elettorale, cioè il blocco dell'inceneritore, è stata puntualmente disattesa (il recente blocco è temporaneo e non è merito di Pizzarotti, anzi), mentre il debito creato dalla giunta Vignali viene tamponato mandando alle stelle la retta degli asili.
A limitare i danni, per il Movimento, non è bastato neanche l'opportunismo retorico del suo leader, capace di citare Berlinguer nella "rossa" Emilia come di esprimersi contro gli immigrati nelle terre dove fa incetta di voti la Lega Nord, dimostrando come il suo dichiararsi né di destra né di sinistra sia solo uno specchietto per le allodole dietro il quale nascondere la ricerca disperata di voti attraverso l'incoerenza argomentativa.

Tutto ciò evidenzia la necessità di riportare la politica a essere espressione di un confronto reale tra cittadini alla pari, non una parola vuota subordinata agli anatemi lanciati da un blog. Non si governa con gli slogan, le promesse irrealizzabili e i "vaffanculo", ma con l'impegno e l'attenzione alle necessità reali dei cittadini, partendo da quelli che sono maggiormente in difficoltà.

venerdì 24 maggio 2013

Iniziamo con "Radici In Movimento": primo incontro con Gianfranco Pasquino


“Un manifesto per mettere in valore la propria identità”

I VALORI…
Nella sua storia Santarcangelo ha affrontato momenti difficili, dai quali è uscita con la sua capacità di rinnovarsi ed essere protagonista del cambiamento, certo a volte con errori anche visibili, rimanendo sempre ancorata ad una identità che altri non possiedono in pari misura.
Un identità che fa essere Santarcangelo una città unica diversa dalle altre e non omologabile, una città accogliente ed ospitale , una città delle tradizioni ma aperta ai cambiamenti più innovativi, una città laboriosa e di eccellenze culturali, una città con individualità forti ma profondamente solidale, una città nella quale le parole sono state capaci di muovere il fare, una città stretta attorno al suo centro storico che guarda alla Valle del Marecchia come ad uno scrigno di bellezza al quale donare e ricevere doni preziosi!
L’identità unica, mantenuta e rafforzata  nei secoli, è stata e può essere ancora la vera risorsa di Santarcangelo in questo momento difficile.
Il quadro che tutti noi abbiamo davanti è alquanto complesso: da una parte una crisi economica, che giorno dopo giorno toglie speranza creando povertà e paura, portando con sé una difficoltà seria di tenuta del tessuto sociale, che ci impone di ripensare anche alla nostra città, trasformando gli elementi negativi della crisi in opportunità per un nuovo punto di equilibrio da cui poter ripartire per progettare nuovi orizzonti.
Dall’altra parte la crisi della politica ci ha messo davanti al fatto concreto che la politica, le istituzioni, i partiti, i sindacati e le aggregazioni spontanee non rappresentano più quel solido collante tra cittadino e cosa pubblica.
Più che mai oggi, la politica deve tornare ad essere esempio di impegno civile e morale, attraverso un vero dibattito aperto, oltre gli schieramenti, le provocazioni e i calcoli elettorali, sui temi concreti di cambiamento per la nostra Santarcangelo e per come la immaginiamo nel futuro prossimo.
Il cambiamento, per l’Italia e anche per noi, è un dato imprescindibile, dal quale può partire la rinascita o confermarsi il declino di un paese, di un’appartenenza sociale.
Siamo consapevoli del fatto che è nostro compito ora chiederci e darci una risposta collettiva sul come immaginiamo possa essere la Santarcangelo del domani, con quali caratteristiche e quali risorse.
Oggi la città vive un presente importante di qualità, mettendo a frutto i risultati di anni di prezioso lavoro e di politiche lungimiranti d’investimenti pubblici, collocandosi tra i luoghi considerati di eccellenza del territorio circostante.
Non dimentichiamo però che la rendita non è infinita, che compiacersi non può essere un limite allo stimolo della crescita e del miglioramento.
Piuttosto invece, ognuno con i propri valori e la propria storia sulle spalle, dobbiamo cominciare a ragionare su come coniugare nuove idee e nuove prospettive alle esigenze dei cittadini e alla forza dell’identità e dell’appartenenza a Santarcangelo.

LA STRADA
Qualcuno  diceva “libertà è partecipazione” e proprio un percorso partecipativo, libero e aperto rispetto a qualsiasi elaborazione in atto, sembra essere la miglior strada da percorrere per raggiungere un nuovo punto di slancio.
L’identità, l’onestà, l’autonomia, la solidarietà, il rispetto per la cosa pubblica; questi sono i valori che insieme decidiamo di rendere protagonisti delle nostre discussioni.
Tutto ciò, significa interrogarsi per mettere in gioco le risorse materiali e immateriali della città su alcuni temi che necessitano di risposte nuove e innovative.
Tramite questo appello pubblico, si cercherà il coinvolgimento e la partecipazione di ognuno, libero cittadino, portatore di interesse o associazione che rappresenti una categoria o un interesse civile, politico e sociale.
Si invita la città ad un dibattito collettivo, anche attraverso i mezzi del ventunesimo secolo, veloci come il web, democratici come un’agorà greca, capaci di segnare la strada più adatta per compiere le scelte migliori nel perseguimento  di un obiettivo comune.
Partiamo alla ricerca di luoghi per collocare il confronto, mediante incontri pubblici, seminari e presentazione di esperienze positive, in spazi autentici e non codificati, conformi ad una dimensione di democrazia senza rete e dove il dialogo possa riservare a tutti una posizione egualitaria.
Questo manifesto si permette di tracciare una linea di partenza per la costruzione di una strada comune molto avvincente e stimolante ma prima di tutto libera e trasparente dove ognuno si mette al servizio di un percorso partecipativo con lo scopo di ascoltare, studiare ed imparare, alla ricerca di prospettive nuove e lungimiranti per tutta la collettività, tracciando un percorso di idee capace di smuovere le coscienze. Un percorso di idee, ma anche di progetti, concreti, tangibili, realizzabili.

Per la Santarcangelo del domani, per chi vuole contribuire a costruire quel domani con passione.

mercoledì 25 aprile 2012

l'Italia vista dall'Europa

Un incontro con il parlamentare europeo Salvatore Caronna sulle politiche per il lavoro italiane. E per maggio in previsione un incontro sulla sanità pubblica con l’assessore regionale Lusenti Economia e lavoro: politica dei redditi, politica della sicurezza, disuguaglianze e categorie svantaggiate. A che punto è l’Italia nel campo delle politiche a favore del lavoro e dei lavoratori, in rapporto al resto dell’Europa? E’ vera la fotografia che si ricava dalle statistiche secondo le quali la realtà italiana è la pecora nera d’Europa? Il parlamentare europeo Salvatore Caronna sarà a Santarcangelo il prossimo venerdì 27 aprile alle 21 presso la sala convegni del Musas di via Della Costa per rispondere a questo e altri interrogativi sull’economia italiana e sulle politiche del lavoro. Insieme a Caronna saranno presenti il sindaco di Santarcangelo Mauro Morri, la segretaria provinciale del PD Emma Petitti, il segretaio dei giovani democratici dell’Emilia Romagna Vinicio Zanetti. A presentare la serata e a svolgere il compito di moderatore il segretario del PD Santarcangelo Alice Parma. Inoltre, in seguito al consiglio comunale di ieri sera venerdì 20 aprile, il PD ha in previsione una serata sulla sanità pubblica organizzata per maggio (con data in via di definizione) alla presenza dell’assessore regionale Lusenti e del consigliere regionale Roberto Piva