giovedì 26 novembre 2009
Non sono gli Stati Uniti eppure...
Non sono le primarie da cui uscì Obama, ma al meno in Toscana qualcosa si fa, il rischio lo si corre.
Perchè in Emilia-Romagna non si fa altrettanto?
Forse per primarie istituzionali ormai è troppo tardi ma il PD può organizzare le sue, almeno per determinare quali consiglieri regionali potranno essere candidati alle elezioni del 2010.
Fino ad un mese fa eravamo tutti d'accordo nell'utilizzo delle primarie per tutte le cariche istituzionali, beh, ora dobbiamo metterlo in pratica.
mercoledì 25 novembre 2009
La mano del padrone sull'acqua
martedì 24 novembre 2009
L'autunno caldo dei nuovi operai
Quarant'anni fa bloccavano il traffico, costruivano barricate, formavano cortei: protestavano in strada. Oggi si arrampicano sui tetti, si appendono alle gru, si incatenano ai monumenti: salgono per rendersi visibili.
"Nel 1969 si facevano i cortei per ottenere nuovi diritti, non per sopravvivere".
martedì 17 novembre 2009
Più paura che lungimiranza
Bellissimo articolo di Stefano Rodotà oggi su Repubblica.
"Nella materia dei diritti non vale il principio di maggioranza."
Triste che anche qui in provincia non lo capiscano.
lunedì 16 novembre 2009
Le Radici Cristiane Non Sono Una Pianta
Il ritorno di Veltroni
Torna nel dibattito politico interno l'ex-Segretario Walter Veltroni che in un'interessante intervista al Corriere della Sera conferma il suo sostegno al PD ora guidato da Pierluigi Bersani, alla faccia delle male lingue, e indica come prioritario per il nostro partito un forte rinnovamento della classe politica soprattutto al Sud. Parole sante.
giovedì 12 novembre 2009
L'era nuova
La nuova guida fa sperare in bene. L'intervista al nostro vice presidente dell'assemblea nazionale: siamo rivolti verso la strada giusta.
Squadracce fasciste
domenica 8 novembre 2009
il momento dell'addio
Non si fa così, però. Stavamo cominciando, lentamente e con difficoltà, ad elaborare il lutto per l’abbandono di Rutelli e a superare i traumi per la sua inaspettata dipartita, quand’ecco che un’altra ferale notizia si abbatte su di noi, mettendo a dura prova i nostri sentimenti: Massimo Calearo ha deciso di lasciare il Pd. E’ proprio vero che le disgrazie non vengono mai da sole e che al peggio non c’è mai fine. Siamo a conoscenza del fatto che esiste, nel nostro partito, una piccola ala di giustizialisti laicisti passatisti nostalgici della socialdemocrazia e del PCI che accoglieranno questo triste evento come una lieta novella, che si chiederanno cosa c’è stato a fare fino ad oggi l’ex numero uno di Federmeccanica in un partito di centrosinistra, che si interrogheranno su quale sia stato il contributo da lui portato al dialogo col nord-est, motivo per il quale era stato eletto. Sappiamo che non comprenderanno le motivazioni con cui ha deciso di lasciare, imputando al Pd di essere, al tempo stesso, troppo poco moderato e troppo poco americano, proprio oggi che a guidare gli Stati Uniti c’è Barack Obama, presidente che più rivoluzionario non si può. Possiamo immaginare facilmente il loro esercitarsi in sterili battute del tipo: “Calearo chi?”, intendendo con ciò sottolineare lo scarso appeal di cui, a loro giudizio, godeva nella base. A questa piccolo gruppetto in seno al partito non vogliamo rispondere, non adesso: oggi è il momento del silenzio, della riflessione e della condivisione di questi amari momenti con le persone care.
P.s. Pare, stando ai dati di un gruppo di ricercatori americani, che in Italia si sia registato, nell’ultima settimana, un aumento del consumo di bottiglie di champagne. Pare anche, secondo loro elaborazioni, che il trend tenderà ad aumentare. Gli esperti stanno cercando di risalire alle cause dell’insolito fenomeno.
Enrico Moretti
martedì 3 novembre 2009
Rutelli il camaleonte
domenica 1 novembre 2009
La macchina del fango
Dovremmo riflettere su qual'è il vero significato del caso Marrazzo: siamo tutti uguali a destra e a sinistra? Oppure la vera domanda è: come il regime costruisca scandali per distruggere gli oppositori alla dittatura piduistica di Berlusconi? Che siano giornalisti, magistrati, politici la differenza è poca. Nell'articolo di D'Avanzo un analisi della vicenda che ha coinvolto l'ex presidente della regione Lazio