sabato 6 febbraio 2010

Un sabato qualunque, un sabato italiano

Si parte da Montezemolo, che dichiara che come presidente della Fiat lui non ha mai ricevuto un euro dallo stato; Massimo Mucchetti racconta una storia diversa; come una storia diversa è l’analisi di un paese fatta da Luciano Gallino, tra aiuti, finanziamenti ma senza nessuna prospettiva.

Si passa per Gianfranco Fini, che con il suo aplomb istituzionale spiega come il legittimo impedimento, legge ad berlusconem più che ad personam, sia necessario per evitare il processo breve. Storia già sentita ma da sponde diverse. Gianfranco elogia anche il comportamento “indipendente” di Casini, un po’ di qua e un po’ di là in queste strane regionali. Nei giudizi su Fini d’ora in poi mi ricorderei queste cose, giustizia, alleanza… uno scafato politico da Prima Repubblica. Non scambiamolo per un buon leader.

E infine qualcosa di noi, un Verini che ci spiega come Veltroni non sia un capo-bastone, d’altronde quale tesserato non istituisce una Fondazione di scuola politica; molto interessanti sono anche le diatribe interne ad Area Democratica, un buon esempio di sotto partito all’interno di un partito del centro-sinistra, c’è tutto: ex-dc ed ex-pci, laici e cattolici, lotte interne ecc…

Infine Marino, che riunisce i suoi, per far cosa? una corrente?
Non facciamoci sempre del male.

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